Parcheggio Gramsci. Renzi e gli investimenti poco ‘strategici’ per la mobilità a Rimini
“La riorganizzazione del capolinea del trasporto pubblico in Piazzale Gramsci ha ridotto le fermate da tre (Castelfidardo, Gramsci, Aponia) a una (Gramsci), le linee da 19 a 11 e da 29 a 14 (con i doppi transiti mare- monte e monte-mare), i passaggi giornalieri degli autobus da 457 a 235”. I conti se li è fatti il consigliere comunale del Pdl Gioenzo Renzi dopo le proteste dei cittadini (e dei commercianti).
“L’operazione è stata avviata senza prevedere e considerare le difficoltà dell’utenza ‘debole’ (gli anziani, ndr) a raggiungere con il carico della spesa la fermata”. Invece, i disagi si sarebbero potuti ridurre o addirittura “eliminare realizzando subito i collegamenti con le navette elettriche da piazza Gramsci, con la stazione, e le fermate del centro storico. Sarebbe stato il segnale di un nuovo servizio per i cittadini alle prese con i cambiamenti”. Navette che arriveranno non prima del 2013, avverte il consigliere.
I bus sono stati tolti per liberare via Castelfidardo, ripavimentata all’epoca per 700milioni di lire, dalle tonnellate dei 600 autobus che ogni giorno passavano e che hanno rovinato le pietre. “Tant’è che oggi, dobbiamo spendere altri 400mila euro per il suo rifacimento”.
Tra gli investimenti poco strategici, Renzi ricorda anche “che, appena un anno fa (2011), sono stati spesi 160mila euro per il capolinea di via Clementini e le modifiche alla viabilità circostante (via Dante, via Oberdan, via Clementini)”, capolinea che è stato “smantellato la settimana scorsa”.